Lecco insicura: un appello al Prefetto per ripristinare la qualità della vita

Condividiamo la lettera di uno studente lecchese dell’Istituto Parini, che manifesta profonda preoccupazione per il crescente aumento di episodi di violenza, bullismo e atteggiamenti prevaricatori che stanno interessando la città di Lecco, frequentemente attribuiti a gruppi di giovani, in prevalenza di origine nordafricana.

“Buongiorno Eccellenza

sono uno studente lecchese dell’Istituto Parini. Le scrivo questa lettera perché sono stanco di assistere ad episodi di violenza, di bullismo, di prepotenza a danno dei più deboli compiuti da gruppi di ragazzi per lo più di nazionalità nordafricana. Premetto che non mi ritengo una persona razzista, io stesso ho amici stranieri con cui vado d’accordo però è un dato di fatto quello che le racconto ovvero che questi episodi di violenza, di soprusi, di cui anch’io sono stato vittima in più di occasioni si stanno moltiplicando sempre di più e ormai il livello di sicurezza di Lecco è veramente bassissimo. Non trovo giusto che soprattutto nelle ore serali bisogna avere paura ad andare in giro per alcune strade della nostra città. Anche chi svolge un’attività commerciale non può lavorare tranquillamente e deve far fronte quotidianamente a pericoli di aggressioni, vandalismi e furti. Io stesso ne sono stato testimone durante un periodo di lavoro estivo dove consegnavo pizze a domicilio. Signor Prefetto spero che lei legga questa mia segnalazione e possa insieme alle autorità di pubblica sicurezza del territorio prendere provvedimenti per arginare questi episodi che purtroppo diventano sempre più frequenti e che contribuiscono notevolmente ad abbassare la qualità della vita della città di Lecco.

Mi permetta un’ultima considerazione: questi ragazzi, che compiono le azioni sopra descritte, oggi sono adolescenti ma domani, continuando su questa strada, diventeranno delinquenti sempre più feroci e sempre più violenti.” lettera firmata

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